In un mondo in cui internet è diventato un servizio indispensabile per la vita quotidiana, la scelta tra chi fornisce connettività non è solo una questione di prezzo e velocità. È una scelta di valori, di visione del futuro e di come si intende il ruolo della tecnologia nella società. Noinet rappresenta un'alternativa etica e sostenibile che va oltre la classica offerta delle multinazionali del settore e propone un modello in cui internet è un bene comune, gestito dalla comunità, a beneficio di tutti e non di pochi investitori.
Noinet non è una classica azienda di telecomunicazioni: è una cooperativa no-profit che mira a trasformare internet in un bene comune, accessibile e di proprietà collettiva. La filosofia è semplice: come l'acqua, l'energia elettrica o i trasporti, anche internet dovrebbe essere considerato un servizio essenziale e non oggetto di speculazione finanziaria.
A differenza delle grandi multinazionali quotate in borsa il cui obiettivo principale è massimizzare i profitti per pochi investitori, Noinet è gestita dai soci-utenti che sono i veri proprietari della rete. Questo significa che ogni utente può partecipare attivamente alle decisioni strategiche contribuendo a plasmare un servizio che risponde davvero alle esigenze della comunità e non solo a logiche di mercato e profitti. Come suggerisce la filosofia di Adriano Olivetti, citata anche nel contesto di Noinet, "il bene collettivo deve sempre prevalere sull'interesse privato".
Scegliere Noinet significa prendere posizione contro un modello economico basato sulla speculazione e sulla massimizzazione del profitto. Il mondo delle telecomunicazioni è dominato da grandi player internazionali che spesso vedono nelle aree rurali o economicamente poco redditizie un fallimento di mercato, ritenendole non degne di investimento. Noinet, al contrario, è nata proprio per ridurre il digital divide, portando connettività dove le multinazionali non arrivano perché non lo ritengono sufficientemente profittevole.
Questo modello "Internet di comunità", gestito come un bene comune, è basato su una governance partecipativa e trasparente. Gli utili vengono reinvestiti per migliorare l'infrastruttura e per finanziare progetti sociali e di sviluppo sostenibile. L'obiettivo è creare una rete internet decentralizzata, confederata tra diverse comunità locali, in grado di portare benefici anche in termini di coesione sociale, sviluppo delle professionalità locali e crescita delle piccole economie del territorio.
Noinet si distingue anche per l'attenzione all'impatto sociale e ambientale. La cooperativa utilizza tecnologie a basso impatto ecologico e compensa le emissioni di CO2 con progetti di riforestazione. Questo è un ulteriore elemento che evidenzia la differenza rispetto ai grandi provider internazionali per i quali le questioni ambientali spesso rappresentano solo un costo da minimizzare e non un valore da perseguire.
Inoltre Noinet promuove attivamente lo sviluppo di competenze digitali e professionalità locali creando opportunità di lavoro e incoraggiando la partecipazione attiva della comunità. Si tratta di un progetto che non si limita a fornire connettività, ma che vuole creare un impatto positivo e duraturo sul territorio.
Le grandi multinazionali possono offrire tariffe competitive e pacchetti accattivanti, ma lo fanno perseguendo esclusivamente il profitto. La loro priorità non è mai la comunità né il bene collettivo. Al contrario, la visione di Noinet è radicalmente diversa: internet non è un prodotto da vendere al miglior offerente, ma un diritto fondamentale, un'infrastruttura che deve essere gestita in modo partecipato e accessibile a tutti.
Scegliere Noinet significa essere protagonisti del cambiamento. Significa unirsi ad un movimento che vuole restituire alla tecnologia il suo valore originario: quello di migliorare la vita delle persone, di unirle e di renderle più forti insieme. Come dice Adriano Olivetti, "l'intelligenza deve prevalere sulla forza". Questo è il vero spirito di Noinet: una rete gestita dagli utenti, per gli utenti, senza vincoli, senza speculazioni e con un occhio di riguardo per il futuro di tutti noi.
L'accesso ad internet è un diritto fondamentale, è come l'accesso all'acqua, indispensabile per il libero sviluppo della persona. La comunità deve impegnarsi a far sì che la rete rimanga un bene comune, un luogo di conoscenza e non si trasformi seguendo logiche di mercato.
Stefano Rodotà
Coniato da Vint Cerf e diventato il manifesto di ISOC, oggi andrebbe rafforzato ribadendo che internet è di tutti, ossia costituisce un bene comune a cui tutti contribuiscono e partecipano e non ci deve essere separazione tra chi usa la rete e chi la fa. La rete è di tutti in quanto ciascuno ne costituisce una parte sia di componente fisica, ma anche di contenuti, di scelte e di soluzioni.
Giuseppe Attardi UniPi-ISOC Italia